È nato nel 1924 lo scoutismo riminese e in memoria di questo centenario, la “nostra” Giuliana Zangheri ha stampato (maggio 2024) un piccolo opuscolo che ricostruisce la fondazione in città dell’associazione, dovuta all’impegno del padre di Giuliana, Luigi Zangheri, da tutti conosciuto come Gigi.
La pubblicazione, “Centenario dello scautismo cattolico riminese 1924-2024”, riporta in copertina la foto di Gigi (con il caratteristico fazzolettone) e una sua emblematica frase: «Ho sempre creduto che proprio nella gioventù sono fondate le nuove fortune della Fede, dei Popoli e quindi dell’Umanità».
Si legge nell’opuscolo: «Per quanto riguarda lo scoutismo, Gigi fu un autentico pioniere a Rimini. Infatti tornando dal grande Congresso Eucaristico di Genova nel 1923, in cui aveva incontrato vari scout liguri (l’Asci Scoutismo Cattolico era già nato nel 1916) volle che anche a Rimini nascesse lo scoutismo e qui fondò, nel 1924, il primo reparto nautico denominato “Cristoforo Colombo” presso la parrocchia di San Nicolò con l’arciprete don Giovanni Campana».
Dopo gli anni del fascismo, in cui, con decreto, vennero chiuse tutte le associazioni giovanili non legate al regime, e la seconda guerra mondiale, lo scoutismo Asci nel 1945 rinacque a livello nazionale e a Rimini, sotto la guida di Luigi Zangheri, riprese l’attività.
La vita dell’associazione, per Gigi, era intrecciata con quella personale. Nel 1945 si sposò con Mina Magnani e dal matrimonio nacquero tre figlie, Paola, Piera e Giuliana. E proprio grazie a un terreno di proprietà della moglie (che condivise appieno la sua idea), Gigi riuscì a realizzare una delle sue più grandi aspirazioni: dare una casa stabile agli scout e all’Azione cattolica. Nacque così Poggiorimini, che fu poi donata alla Mensa Vescovile, per il forte desiderio di Zangheri di sentirsi in comunione più stretta con la Chiesa riminese.
La pubblicazione riporta altre tappe della vita scout riminese negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta: «Sono anni di grande attività e gruppi sempre più numerosi di scout, di parrocchie, di associazioni, beneficiarono di Poggiorimini che nel verde della natura incarnava il metodo scout di avventura, di amicizia, di scoperta, di formazione e di crescita umana e spirituale. I ragazzi e i giovani abbracciarono l’esperienza scout e nel 1971 dall’unico gruppo scout di Rimini nacquero, per divisione, il gruppo Rimini 1 Terrestre e il gruppo Rimini 2 Nautico, con il reparto che prese il nome di “Orsa maggiore”. Nel 1974 le componenti maschili e femminili Asci e Agi si fusero nel nuovo gruppo Agesci a livello nazionale e di conseguenza anche nel riminese».
Il piccolo libro si conclude con la scomparsa di Luigi Zangheri, nel dicembre 1979. In omaggio al fondatore, il gruppo di Rimini 2 nell’aprile 1980 prese il suo nome, mentre nel giugno 1991, riporta la pubblicazione, «il vescovo Mariano De Nicolò inaugurò un busto voluto dagli amici di Gigi e di Poggiorimini e dedicato al Fondatore, alla presenza delle figlie con i loro mariti e dei nipoti Gloria Morolli, Tancredi e Semiramide Montevecchi e Diego Palazzini».
I testi della pubblicazione sono stati raccolti dal genero di Gigi, Enrico Morolli, traendoli dall’archivio della famiglia Zangheri e da ricerche bibliografiche.
1924 – 2024. Cento anni di SCOUTISMO A RIMINI
È nato nel 1924 lo scoutismo riminese e in memoria di questo centenario, la “nostra” Giuliana Zangheri ha stampato (maggio 2024) un piccolo opuscolo che ricostruisce la fondazione in città dell’associazione, dovuta all’impegno del padre di Giuliana, Luigi Zangheri, da tutti conosciuto come Gigi.
La pubblicazione, “Centenario dello scautismo cattolico riminese 1924-2024”, riporta in copertina la foto di Gigi (con il caratteristico fazzolettone) e una sua emblematica frase: «Ho sempre creduto che proprio nella gioventù sono fondate le nuove fortune della Fede, dei Popoli e quindi dell’Umanità».
Si legge nell’opuscolo: «Per quanto riguarda lo scoutismo, Gigi fu un autentico pioniere a Rimini. Infatti tornando dal grande Congresso Eucaristico di Genova nel 1923, in cui aveva incontrato vari scout liguri (l’Asci Scoutismo Cattolico era già nato nel 1916) volle che anche a Rimini nascesse lo scoutismo e qui fondò, nel 1924, il primo reparto nautico denominato “Cristoforo Colombo” presso la parrocchia di San Nicolò con l’arciprete don Giovanni Campana».
Dopo gli anni del fascismo, in cui, con decreto, vennero chiuse tutte le associazioni giovanili non legate al regime, e la seconda guerra mondiale, lo scoutismo Asci nel 1945 rinacque a livello nazionale e a Rimini, sotto la guida di Luigi Zangheri, riprese l’attività.
La vita dell’associazione, per Gigi, era intrecciata con quella personale. Nel 1945 si sposò con Mina Magnani e dal matrimonio nacquero tre figlie, Paola, Piera e Giuliana. E proprio grazie a un terreno di proprietà della moglie (che condivise appieno la sua idea), Gigi riuscì a realizzare una delle sue più grandi aspirazioni: dare una casa stabile agli scout e all’Azione cattolica. Nacque così Poggiorimini, che fu poi donata alla Mensa Vescovile, per il forte desiderio di Zangheri di sentirsi in comunione più stretta con la Chiesa riminese.
La pubblicazione riporta altre tappe della vita scout riminese negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta: «Sono anni di grande attività e gruppi sempre più numerosi di scout, di parrocchie, di associazioni, beneficiarono di Poggiorimini che nel verde della natura incarnava il metodo scout di avventura, di amicizia, di scoperta, di formazione e di crescita umana e spirituale. I ragazzi e i giovani abbracciarono l’esperienza scout e nel 1971 dall’unico gruppo scout di Rimini nacquero, per divisione, il gruppo Rimini 1 Terrestre e il gruppo Rimini 2 Nautico, con il reparto che prese il nome di “Orsa maggiore”. Nel 1974 le componenti maschili e femminili Asci e Agi si fusero nel nuovo gruppo Agesci a livello nazionale e di conseguenza anche nel riminese».
Il piccolo libro si conclude con la scomparsa di Luigi Zangheri, nel dicembre 1979. In omaggio al fondatore, il gruppo di Rimini 2 nell’aprile 1980 prese il suo nome, mentre nel giugno 1991, riporta la pubblicazione, «il vescovo Mariano De Nicolò inaugurò un busto voluto dagli amici di Gigi e di Poggiorimini e dedicato al Fondatore, alla presenza delle figlie con i loro mariti e dei nipoti Gloria Morolli, Tancredi e Semiramide Montevecchi e Diego Palazzini».
I testi della pubblicazione sono stati raccolti dal genero di Gigi, Enrico Morolli, traendoli dall’archivio della famiglia Zangheri e da ricerche bibliografiche.