Rimini, 28 luglio 2013 – Il cordoglio e la gratitudine delle ACLI provinciali.
Le Acli di Rimini manifestano la loro riconoscenza al Signore, per aver avuto il dono d’incontrare e conoscere il cardinal Ersilio Tonini, vescovo emerito di Ravenna, già amministratore apostolico nella diocesi di Rimini dal 1988 al 1989. Appasionato testimone del vangelo, grande amico dei poveri e dei lavoratori, sostenitore della famiglia. Il suo insegnamento resta per noi prezioso.
Le Acli Provinciali riminesi si uniscono in preghiera con tutta la comunità cristiana.
COMUNICATO STAMPA NAZIONALE
Il cordoglio delle Acli per la morte del cardinal Ersilio Tonini Un grande amico dei poveri e delle Acli, evangelizzatore attraverso i media e assetato di giustizia sociale.
“Giusto un anno fa, insieme agli amici delle Acli di Ravenna, eravamo andati a trovarlo ed a festeggiarlo per il suo 98 compleanno – ricorda Bottalico – ed egli ci aveva ringraziato esprimendo parole di gratitudine alle Acli ed al Patronato per quello che fanno agli ultimi, a quelli che hanno più bisogno”.
“Era intervenuto molte volte ad iniziative delle Acli ed il suo insegnamento è per noi prezioso – sottolinea Bottalico – «Stiamo vivendo momenti storici straordinari. Mai l’umanità si è trovata ad affrontare problemi cosi complessi, spesso così contrastanti e radicali – ci aveva detto nel suo intervento al convegno di studi delle Acli ad Orvieto nel 2003 – D’altra parte, proprio una situazione come questa richiede gente capace di speranza, intesa come anticipato possesso del futuro: possiedo già ciò che ora non vedo».
“Noi intendiamo attingere per il futuro – afferma il presidente delle Acli – alla sua grande eredità spirituale, nella azione per i più poveri, nel modo di comunicare i valori cristiani nella società contemporanea, nella difesa della famiglia dai processi di impoverimento ed anche per impedire nel nostro Paese le adozioni gay, un torto irreparabile per i bambini. Le Acli fanno proprie le parole che il cardinal Ersilio Tonini rivolse ai giovani delle Acli al loro congresso del 2002:
«ll pericolo più grande è che ci si sia assuefatti a qualcosa di non giusto. E’ dunque importante affidarsi alla propria coscienza per essere sempre pronti a reagire alle storture del mondo».
La nota della Diocesi di Rimini
Mons. Tonini. Il cordoglio e la gratitudine della Diocesi di Rimini
La Diocesi di Rimini ricorda con affetto e profonda gratitudine il cardinal Ersilio Tonini, che per la Chiesa riminese svolse servizio di Amministratore Apostolico dal 1988 al 1989 in un momento difficile per la vita della Diocesi: in seguito alla rinuncia del Vescovo Giovanni Locatelli e prima della nomina del Vescovo Mariano De Nicolò.
La Chiesa riminese esprime in una nota “tutto il suo profondo cordoglio e innalza il suo ringraziamento a Dio per aver dato a Rimini, alla Romagna e alla Chiesa intera un uomo capace per tutta la vita di annunciare la freschezza del Vangelo a dispetto dell’esilità del suo corpo.
99 anni, il più anziano dei cardinali viventi, il cardinal Tonini è stato nominato amministratore apostolico della Diocesi di Rimini nel dicembre 1988. A metà mese, in occasione della sua prima domenica trascorsa in Diocesi, si mise subito all’opera, visitando una dozzina di parrocchie, e incoraggiando sacerdoti e comunità.
Si è calato con discrezione passione evangelica nella realtà riminese. A lui si deve tra l’altro la nomina a direttore della Caritas di don Luigi Ricci, attuale vicario generale della Diocesi, e il trasferimento della mensa Caritas in via Santa Chiara, in locali più ampi e funzionali.
Mantenne contatti fraterni con la realtà rimise anche in seguito al suo ritorno a pieno titolo nell’Arcidiocesi di Ravenna e in qualità di Vescovo emerito”.Lo stesso Mons. Ricci rammenta un significativo aneddoto sulla figura del cardinal Tonini.
“A Morciano, in occasione della festa di San Gregorio, eravamo soliti invitare il Vescovo per presiedere la solenne concelebrazione eucaristica. In quella occasione non era possibile celebrare nella chiesa parrocchiale, dovemmo optare per la chiesina delle suore. Il cardinal Tonini venne e presiedette l’eucaristia, durante la quale fece un’omelia tutta dialogata con due fratellini, non ancora comunicati, seduti sui gradini dell’altare”. Come un nonno, come un padre, con saggezza e afflato umano e pastorale”.