ADOLESCENTI IN-VISIBILI, a Cattolica presentata una ricerca sui giovani

I giovani cattolichini hanno come modelli gli influencer, di solito si incontrano nei parchi e gli adulti sanno cosa fanno, pensano e vivono le nuove generazioni. O forse no? Forse è solo quello che i più grandi credono di sapere.

Ma a fare luce sul mondo dei giovani della città e soprattutto a scardinare certezze e convinzioni degli adulti, spesso frutto di pregiudizi e stereotipi, ci sono i dati della ricerca “Adolescenti in-visibili”, curata dall’equipe del Centro Giovani di Cattolica e finanziata dal Comune di Cattolica, che in ottobre sono stati illustrati alla cittadinanza nella sede del Centro Giovani.

A discutere sui risultati del report, sono intervenuti il pedagogista, formatore e mediatore di comunità Alessandro Zanchettin, l’educatrice Giulia Lappi e gli assessori alla sicurezza Claudia Gabellini e alle politiche giovanili Federico Vaccarini.

L’equipe educativa del Centro Giovani di Cattolica

L’equipe educativa del Centro Giovani Cattolica si è chiesta se fosse possibile prenderci cura degli adolescenti se non li conosciamo e se li osserviamo solo attraverso lenti stereotipiche. È nata così una ricerca-azione – chiamata Diagnosi di comunità – realizzata sul territorio di Cattolica per poter comprendere quali sono le rappresentazioni che gli adulti costruiscono sui giovani. L’esigenza di questo lavoro nasce dal presupposto che l’insieme di percezioni del mondo adulto su ragazzi e ragazze influenzi profondamente il clima in cui questi ultimi vivono e crescono.

L’indagine è stata suddivisa in due fasi principali: l’elaborazione di un questionario a risposta chiusa, compilato da 297 persone adulte dai 35 anni fino agli over 75 che abitano e/o lavorano nel territorio di Cattolica, e la realizzazione di interviste semistrutturate rivolte a una trentina di testimoni privilegiati che a vario titolo si occupano dei giovani: personale della scuola e forze dell’ordine, amministratori pubblici e istruttori sportivi, gestori di locali pubblici e personalità del mondo della chiesa e del volontariato. Per completare il quadro, avendo così un’immagine più complessa e articolata del fenomeno, sono stati intervistati adolescenti che crescono e vivono a Cattolica, incontrati durante il lavoro di educativa di strada, con l’obiettivo di raccogliere in un unico video che verrà proiettato durante la serata.

«Costruire rappresentazioni è un’azione cognitiva lecita e necessaria ma per definizione riduttiva: l’intento dell’equipe educativa non è tanto condannare un gruppo generazionale a discapito dell’altro ma tentare di analizzare e ridurre lo scarto tra rappresentazioni e realtà», afferma Giulia Lappi, educatrice, responsabile dello studio condotto con il supporto degli altri membri dell’equipe educativa dell’Associazione Sergio Zavatta, che gestisce il Centro Giovani.

«Siamo felici di poter contribuire con questo lavoro alla conoscenza del mondo dei giovani di Cattolica», dichiara Michael Binotti, coordinatore del centro «con l’obiettivo di proporre la costruzione di alleanze nel territorio, per poter riflettere, promuovere e intervenire sul benessere della comunità intera. Il valore aggiunto dell’evento sarà senza dubbio la partecipazione del professore Alessandro Zanchettin che nella sua ventennale esperienza si è interessato al mondo dell’educazione a tutto tondo e che ci aiuterà a leggere e a riflettere sui dati dello studio».

Il testo dell’articolo è tratto dal sito Corner e puoi leggerlo qui