da Ufficio stampa Acli |
Venerdì 18 Marzo 2011 17:00 |
”Una vittoria dell’Europa, il trionfo di una idea di laicità ricca, che non mortifica i simboli e le identità religiose, ma sa accoglierne il valore positivo”. E’ questo il commento del presidente nazionale delle Acli, Andrea Olivero, alla sentenza della Corte di Strasburgo che accoglie il ricorso del Governo italiano per il mantenimento del Crocifisso nelle aule scolastiche. Le Acli, insieme alle associazioni dei cattolici tedeschi e francesi, si erano costituite ‘parte terza‘ nel processo in corso. ”Finalmente un segnale positivo dall’Europa, che accogliendo l’idea di una laicità positiva, si muove in direzione del sentire popolare. Un segnale importante – ribadisce Olivero – non solo per i cattolici, ma per i cittadini di tutte le confessioni, perchè ritrovano il volto di un’Europa che scommette sulla coesistenza delle identità religiose, piuttosto che sulla loro rimozione”. ”L’esposizione pubblica della croce – conclude il presidente delle Acli, riprendendo quanto scritto nella memoriapresentata alla Corte di Strasburgo – rappresenta un valore per tutti i cittadini, perchè favorisce una cultura di rispetto, di dignità umana, di tolleranza, di amore per i nemici”. Le Acli sono esplicitamente citate nel dispositivo della sentenza, al n° 55 della stessa, ove un intero paragrafo sintetizza la posizione espressa nella memoria presentata. Infine, uno dei dispositivi centrali della sentenza, circa il valore religioso predominante della croce e non solo il suo valore culturale o legato alla tradizione, riprende esattamente una delle ragioni rappresentate nel testo delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani. |
Mar 29 2011