Il 2 febbraio si celebra la Festa della Candelora, una ricorrenza a cui sono attribuiti vari significati.
La religione cristiana in questa giornata, che cade a quaranta giorni dal Natale, festeggia la presentazione di Gesù al Tempio e la purificazione di Maria
Secondo la tradizione rurale, invece, in questa giornata si benedicono ceri e candele, a simboleggiare la luce e l’uscita dalle tenebre e quindi dall’inverno, un momento molto importante per la civiltà contadina dei secoli passati.
A Soanne, frazione di Pennabilli, giovedì 2 febbraio alle ore 15 nella parrocchia di Sant’Andrea Apostolo è prevista la S. Messa con la distribuzione delle candele benedette.
Finite le celebrazioni ci si sposta al circolo Acli per la merenda con dolci, biscottini e vin brulè.
Tra i tanti detti sulla Candelora, quello triestino è forse “meteorologicamente” il più corretto. Dice così (traducendo in parte dal dialetto): “Madonna della Candelora, se la vien con sole e bora / dall’inverno semo fora. / Ma se vien con pioggia e vento / nell’inverno semo dentro”.