IL LAVORO. INSIEME PER RAVVIVARE LA SPERANZA, convegno delle Acli a Novafeltria

“Il lavoro. Insieme per ravvivare la speranza” è il titolo dell’incontro, promosso dalle Acli provinciali di Rimini, dalla diocesi del Montefeltro, dalla parrocchia di Novafeltria e dai circoli Acli della Valmarecchia, che si è tenuto sabato 13 dicembre 2014 nel Teatro parrocchiale di Novafeltria.
L’idea nasceva dall’incontro tra le Acli provinciali di Rimini e il vescovo monsignor Andrea Turazzi: la grave situazione del territorio necessita immediati interventi di riflessione e di impegno. Da qui la decisione di organizzare un convegno incentrato sulle opportunità e sul “fare”.

Un momento del convegno

Un momento del convegno

Dopo il saluto del presidente del Circolo Acli di Novafeltria, Silvano Piscaglia, i lavori sono iniziati con l’intervento di Mauro Guidoni, presidente delle Acli provinciali, che ha spiegato il significato dell’incontro, nato con l’obiettivo di superare gli atteggiamenti di rassegnazione e attesa passiva per concentrarsi invece sulle opportunità offerte dalle leggi attuali, sulla ricerca e conoscenza delle esperienze positive di persone e aziende che continuano a lottare, a cercare nuove strade, a innovare e sperimentare.

Il microfono è passato al vescovo Turazzi, il quale ha sottolineato l’importanza che tutto il territorio venga coinvolto sulle tematiche del lavoro e della solidarietà, vista la gravissima situazione attuale.
Il sindaco di Novafeltria Lorenzo Marani ha ribadito l’attualità del tema trattato e ha portato il sostegno dell’amministrazione.
A seguire don Ottorino Rizzi, direttore della Commissione regionale della Pastorale Sociale che ha sviluppato il tema “Lavoro, responsabilità e dono”, articolandolo su diversi  punti. «Il lavoro è un problema nazionale, al quale occorre dare un’attenzione prioritaria, perché dal lavoro dipende la dignità della persona – ha affermato Rizzi –. La Costituzione italiana parla di contributo materiale e spirituale che il cittadino dà alla costruzione della comunità tramite il lavoro e da qui la necessità di curare l’educazione al lavoro dei ragazzi e dei giovani. Il lavorare bene è un’esigenza della nostra dignità di persone, anche se le condizioni esterne sono difficili. Dato che il lavoro rappresenta il nostro contributo alla costruzione della comunità, la politica dovrebbe avere una maggiore considerazione delle persone che lavorano e trovare delle modalità per valorizzare chi lavora bene».
Il direttore della Commissione regionale della Pastorale Sociale ha proseguito il suo intervento citando «l’ultimo rapporto del Censis in cui si afferma che il lavoro dovrebbe nascere dal basso, dai cittadini imprenditori, come ad esempio nelle realizzazioni del progetto Policoro, le cooperative di dipendenti che rilevano le attività affinché le aziende in crisi possano continuare a vivere. Un altro esempio positivo è costituito dalle imprese che sostengono il volontariato dei propri dipendenti (come ad esempio la ditta Illumia) permettendo che alcune ore di lavoro siano destinate a favore di chi ha bisogno; le persone che coltivano nel concreto dei valori, sono anche più produttive e svolgono meglio la propria attività».

Il vicepresidente nazionale delle Acli, Stefano Tassinari, ha fatto una panoramica sulle leggi che facilitano e sostengono il lavoro (tra cui Garanzia giovani, Bonus per le assunzioni a tempo indeterminato, Sostegno ai tirocini, Apprendistato, ecc.). I provvedimenti sono molti ma poco utilizzati, «come un campo fertile che non è coltivato perché infestato da zizzania».
Anche il Servizio Civile è una modalità che può aiutare i giovani nell’avvicinarsi al mondo del lavoro. Tassinari ha portato diversi esempi concreti, fra i quali l’esperienza tedesca del coinvolgimento dei lavoratori che hanno una rappresentanza  nei consigli d’amministrazione delle imprese. Quindi ha spiegato gli aspetti più interessanti del “Jobs Act” puntualizzando che si tratta di una legge delega che avrà il suo completamento con l’uscita dei decreti attuativi e, in chiusura del suo intervento, ha ribadito che le risorse ci sono, ma non siamo più in grado di utilizzare la ricchezza e di gestirla.

novafeltria
Il convegno è proseguito con Paolo Conti, direttore nazionale del Caf delle Acli, che ha illustrato due provvedimenti che hanno lo scopo di stimolare un’imprenditorialità diffusa: l’”Art bonus” (che permette di detrarre fino al 65% delle imposte sulle erogazioni liberali fatte per la tutela del patrimonio artistico, il rilancio della cultura e lo sviluppo del turismo) e lo “Start up bonus”, che permette di detrarre dal 19% delle imposte (per il finanziamento a nuove imprese ad alto valore tecnologico) al 25%, se la tecnologia nelle nuove imprese finanziate viene applicata a settori con particolare vocazione sociale (es. assistenza sociale sanitaria, turismo sociale, ecc.).
Fino ad ora sono state finanziate 3.000 aziende, di cui 2.900 tecnologiche e 100 in settori ad alta vocazione sociale.

Infine sono intervenuti con una breve testimonianza il vicepresidente della Coldiretti  Guido Cardelli che ha presentato l’azienda zootecnica di Daniele Zerbini, innovativa per la forma di allevamento totalmente biologica e per le modalità di commercializzazione; Giorgio Gabrielli, titolare della “Gabrielli Infissi”, specializzata nella produzione di cucine; Ilario Fabbri e Giuliana Polidori per la “I.G.F.”, azienda produttrice di forni e stampi, che riesce a esportare in tutto il mondo; Alfredo Carli dell’omonima ditta, che da un piccolo appezzamento di terreno è diventata un’azienda presente in varie parti del mondo con 200 dipendenti; Eleonora Garavini, responsabile del progetto Policoro della Diocesi di Forlì ha raccontato di come, con l’aiuto del micro credito, siano riusciti a fare avviare alcune piccole imprese nel loro territorio.

Dopo un interessante dibattito con i presenti, l’incontro è terminato con il saluto del vescovo Turazzi che ha esortato a non perdere la fiducia e ha dato mandato alle Acli di continuare nella direzione intrapresa auspicando che i Circoli diventino «laboratori di speranza».
La serata è terminata con un momento conviviale offerto dal circolo Acli di Novafeltria a cui hanno partecipato tutti i soci insieme al vescovo, ai sacerdoti della parrocchia e ai dirigenti locali delle Acli con il vicepresidente nazionale Stefano Tassinari.