“Negli ultimi anni il lavoro ha conosciuto cambiamenti inimmaginabili: a livello individuale da elemento di sicurezza e di identità è divenuto fonte di ansia e di alienazione, a livello sociale ha perso capacità aggregativa, a livello economico è divenuto variabile di nessun contro nel quadro della finanziarizzazione dei mercati. Per chi cerca di rappresentare questo mondo è quindi necessario rivedere quasi tutti i parametri di valutazione e gli strumenti di azione”.
Il presidente nazionale delle Acli spiega con queste parole il significato dell’Incontro nazionale di studi di Castel Gandolfo, dedicato al tema del “lavoro scomposto“. Sul blog Confini di Rainews, una lunga intervista ad Andrea Olivero, che esprime un giudizio negativo sulla manovra finanziaria del Governo: “Colpire enti locali e spesa assistenziale è un modo per favorire la disgregazione sociale del Paese e cancellarne i vincoli di solidarietà”. Tra i molti argomenti, il presidente parla del compito delle Acli: “Se il grande limite dei nostri tempi è la chiusura individualistica, in tutti gli ambiti, la nostra frontiera è rappresentata dall’impegno caparbio di mantenere aperti e vivi gli spazi di discussione e socializzazione all’interno della società, sia a livello nazionale che territoriale. Confronto, dialogo, collaborazione e speranza – afferma Olivero – sono oggi parole scomode, che generano inquietudine”. |