IMPRONTA gruppo multimediale. Quando disabilità non fa rima con assistenza

Si chiamano IMPRONTA e un segno l’hanno già lasciato.
Si tratta dell’associazione IMPRONTA (appunto) che opera nel campo della multimedialità e riunisce una trentina di giovani disabili, che hanno dai 18 ai 27 anni.
La novità è proprio questa: lavorare contemporaneamente su due tavoli, e mettere insieme – con successo! – politiche giovanili e politiche sociali. Il risultato è un progetto imprenditoriale che crea lavoro e professionalità per ragazzi e ragazze che vogliono qualcosa di più e di diverso dall’assistenza.

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Tutto è partito con un corso all’Enaip “Sergio Zavatta” di Rimini, il centro di servizi delle Acli che opera per l’orientamento e la formazione al lavoro. Quattrocento ore l’anno scorso più duecento quest’anno e i giovani allievi hanno spiccato il volo, conquistando numerose “commesse” dall’Università, dai musei, da case editrici e da altre realtà locali e non. «Lavoriamo su video, foto, immagini. Facciamo documentari, filmati pubblicitari, progetti», spiegano con entusiasmo.

L’associazione vede la presenza anche di due insegnanti, Andrea Canevaro e Andrea Rastelli, ma l’obiettivo è quello di farcela da soli, con grinta e determinazione. E con la consapevolezza che insieme si ottengono grandi risultati. «Nell’associazione i ruoli sono diversi, come diverse sono le disabilità. C’è chi è più protagonista e chi lavora maggiormente dietro le quinte, ma ciascuno fa il meglio di ciò che può», dicono il presidente Matteo Morri e la segretaria Michela Fontemaggi.

impronta bis
Per informazioni, il gruppo IMPRONTA si può contattare via mail: gruppoimpronta@gmail.com