Sabato 16 settembre 2017 è scomparso Isidoro Lanari, uno dei protagonisti della cultura riminese, collaboratore delle ACLI in tanti eventi e iniziative.
Il Comune di Rimini rammenta che «All’inizio degli anni Ottanta, Lanari è stato tra i promotori di “Rimini attraverso l’obiettivo”, una rassegna di film amatoriali a sfondo cittadino organizzata dall’Enars-ACLI e ha fatto parte della Commissione cinema, un organismo consultivo che per alcuni anni ha supportato le attività della Cineteca comunale».
Di seguito il ricordo di Paolo Pagliarani.
Un appassionato a tutto tondo. Spaziava dall’amore per il cinema a quello per il fumetto, dai francobolli alle cartoline, con la certosina vocazione del “conservatore”, archivista per diletto, capace di diventare figura fondamentale per la cultura riccionese e riminese, con una discrezione rara, sempre puntuale nel citare con precisione notizie e aneddoti su quel film o quell’albo a fumetti.
Isidoro Lanari (bolognese di nascita, riccionese di adozione) se ne è andato a 87 anni, improvvisamente e quasi “in silenzio”, in sintonia con la sua personalità gentile e affabile: una figura indimenticabile, ricordata con affetto dal mondo ACLI e dal Festival Cartoon Club, assieme agli amici del settimanale “Il Ponte” con il quale ha collaborato per lungo tempo. Riccione in primis, ma anche Rimini, gli deve molto per la sua infaticabile capacità di organizzare appassionanti cineforum alla scoperta di pellicole d’autore, un tempo meno “visibili” di oggi e rese popolari proprio grazie a quelle affollate rassegne, tra le quali si ricorda il Cineforum Riccionese creato assieme all’amico Geo Cenci. La biblioteca di Riccione (della quale era assiduo frequentatore) e la Cineteca di Rimini (altra città che deve a Lanari l’organizzazione di seguiti eventi cinematografici) conservano materiali importanti donati da questo sorprendente collezionista di memorie, contagioso comunicatore di ardori cinematografici e fumettistici.
L’attenzione di Isidoro Lanari per la cultura è una grande lezione per tutti: da lui impariamo la necessità vitale di non disperdere la memoria culturale, unita a un sempre più necessario confronto tra le persone per condividere esperienze, opinioni e sentimenti, attività oggi sempre più sterile e spersonalizzata, ben lontana dagli stimolanti e a volte anche “infuocati” dibattiti che hanno impegnato intere generazioni durante le serate cinematografiche fortemente volute da Isidoro. (Paolo Pagliarani)