Evitare sprechi alimentari è ormai una regola di vita delle famiglie italiane
Acquistare sempre il necessario in funzione dei bisogni e delle necessità con l’occhio sulle etichette e cercando di consumare i prodotti entro alla data di scadenza per garantire così la sicurezza alimentare evitando quindi intossicazioni e malattie, cercando di capire dalle indicazioni presenti sulle etichette, quale sia il miglior modo per la conservazione, tenendo presente che i cibi scaduti sono uno spreco.
Al produttore o al confezionatore la legga affida il compito di indicare anche la data di scadenza, e quindi è lui a garantire che quanto da lui prodotto mantenga invariate quelle caratteristiche nutritive e qualitative che lo caratterizzano, e quindi a stabilire la durata commerciale dei prodotti.
La vita di un prodotto è quindi legata alla sua scadenza. Teoricamente dopo quella data i microorganismi presenti possono modificarsi e quindi non garantire più freschezza e sicurezza, fino a manifestare alterazioni, muffe, gonfiori.
In qualche caso alcune scadenza di vendita vengono stabilite per legge; ad esempio, 6 giorni per il latte fresco, 90 giorni per il latte a lunga conservazione, 30 giorni per la pasta fresca, 6 o 9 mesi per il vino in cartone, 28 giorni per le uova.
Per legge una data di scadenza deve essere:
- ben visibile sulla confezione,
- scritta a caratteri grandi, indelebili
- scritta in un posto del prodotto visibile
- senza riflessi
- su sfondo chiaro
La data di scadenza deve garantire.
- Che il prodotto sia conservato in modo adeguato.
- Che il prodotto mantenga inalterate le sue caratteristiche nutritive.
- Che il prodotto mantenga inalterate le sue caratteristiche organolettiche
Almeno fino al termine della scadenza.
Occorre però sottolineare la differenza fra:
Consumare preferibilmente entro il …significa che il prodotto non ha una scadenza rigida da rispettare, perche dopo quella data non perdono le sue caratteristiche nutritive e non provoca danni alla salute (ad esempio: olio, pelati, biscotti, cracker e surgelati.)
Consumare entro il . significa invece che il prodotto diventa nocivo dopo quella data, o perde le sue caratteristiche nutritive e organolettiche, e quindi quella data va rispettata. I prodotti più a rischio sono latte, uova, yogurt, formaggi, insalata in busta e tutti gli alimenti freschi in genere.
Il latte, crudo deve essere sempre bollito prima del consumo, soprattutto se destinato ai bambini (lo ricorda il Ministero della salute) fresco scade il 7°giorno dopo il confezionamento.
Lo yogurt deve essere consumato entro 30 giorni e va conservato in frigorifero, dove la temperatura non supera i 4 gradi. Se ben conservato può essere consumato anche 2-3 giorni dopo la scadenza.
La mozzarella vaccina in genere scade dopo un mese. E’ meglio però non superare le 3 settimane.
Le uova hanno una durata di 28 giorni dalla data di deposizione. Dopo questa data le membrane interne cominciano ad alterarsi, e la salmonella può essere in agguato e i microbiologi consigliano di non superare i 20 giorni.
Il prosciutto affettato cotto dura al massimo una ventina di giorni, crudo fino a 4 mesi. E’ possibile consumarlo due giorni dopo l’apertura della confezione, e in frigo va conservato fra i 4 e gli 8 gradi.
Le bibite hanno in genere una vita lunga fino a tre anni, e possono essere consumate fino a un paio di mesi dopo la scadenza.
L’olio ha una durata fra i 6 e i 18 mesi asseconda della categoria. Oltre la scadenza il prodotto può essere utilizzato per qualche mese. Diminuisce però il valore nutrizionale e il gusto. Se imbottigliato in vetro, va conservato al buio a una temperatura fra i 14- 15 gradi.
E’bene non dimenticare però alcune regole fondamentali per una corretta conservazione in frigo. E qui apriamo un nuovo capitolo:
Conservazione degli alimenti in frigo
E’ una di quelle azioni che sono fatte nei vari momenti della giornata, senza sapere bene quel che facciamo, e se sia corretto o no.
Conosciamo il nostro frigorifero? Sappiamo sistemare i nostri prodotti? Ecco alcuni suggerimenti per non commettere alcuni errori.
La temperatura più adattta è tra i 1° e 4°C e che si cambia girando l’apposita manopola di regolazione, ma all’interno del frigo vi saranno zone con temperature differenti e quindi in grado di conservare meglio.
- Sportello,zona 5 temperatura fra i 5-10 gradi: bottiglie salse, burro;
- In alto, zona 1 temperatura fra 5-8 gradi: uova, yogurt, formaggi,
dolci, conserve; - In mezzo, zona 2e 3, temperatura fra 2-5 gradi: carne, pesce;
- Un basso, zona 4 nel cassettino temperatura fra i 2-5 gradi: frutta
e verdura crude
Le confezioni vanno tenute staccate dalla parete di fondo del frigorifero, per evitare il contatto con l’umidità e le goccioline presenti in questa zona.
- Tenete separato gli alimenti crudi dai cotti, riponendo questi ultimi in contenitori con buona chiusura
- Avvolgete o coprite gli alimenti per evitare che perdano sapore
- Lasciate raffreddare i cibi cotti a temperatura ambiente, prima di riporli in frigo.
- Frutta e Verdura si mantengono negli spazi sul fondo, vanno inserite asciutte e pulite in sacchetti leggeri bucherellati di plastica.
- Alimenti come latte, latticini assorbono gli odori, quindi conservateli in confezioni con una buona chiusura.
- I Salumi vanni lasciati nella carta per alimenti fornita dal negoziante e protetti da fogli di alluminio, ben arrotolati ai bordi, chiusi in contenitori-
- I Formaggi tipo grana o parmigiano reggiano vanno protetti con carta oleata o con fogli in alluminio
Tempi di conservazione degli alimenti in frigorifero o congelatore | ||
Alimento |
Frigorifero |
Congelatore (*) |
Carne cruda a fette (bovino) |
2-3 giorni |
6-12 mesi |
Pollo o tacchino intero |
1-2 giorni |
12 mesi |
Pollo o tacchino a pezzi |
1-2 giorni |
9 mesi |
Carne cruda a fette (suino) |
2-3 giorni |
4-6 mesi |
Hamburger – carne trita e carpaccio |
1-2 giorni |
3-4 mesi |
Salsiccia cruda |
1-2 giorni |
1-2 mesi |
Salumi (affettati freschi) |
3-4 giorni |
1-2 mesi |
Pesce fresco |
1-2 giorni |
3-4 mesi |
Uova |
28 giorni |
NO |
Latte (confezione aperta) |
2-3 giorni |
NO |
Formaggio fresco |
2-3 giorni |
NO |
Frutta e verdura |
4-5 giorni (1) |
10-12 mesi |
Piatti pronti |
3-4 giorni |
2-3 mesi |
Conserve (confezione aperta) |
3-4 giorni (2) |
NO |
Succhi (confezione aperta) |
3-4 giorni |
NO |
Prodotti freschi di pasticceria |
1-2 giorni |
NO |
Salumi interi e formaggi stagionati |
fino a 3 settimane |
NO |
Uova aperte (albume) |
1-2 giorni |
NO |
Uova aperte (tuorlo) |
1 giorno |
NO |
Pane |
– |
2 mesi |
Funghi |
– |
10 mesi |
Lotta agli sprechi? Sempre, ogni giorno, soprattutto quando acquistate ricordandovi che per ogni tipo di alimento vi sono delle semplici ma fondamentali precauzioni da adottare per cui:
- Leggete sempre tutte le informazioni riportate in etichetta
- Non acquistate alimenti di dubbia provenienza
- Tutti gli alimenti devono essere conservati al riparo della luce.
Si sottolinea che il freddo non è un processo sterilizzante e si limita a mettere a riposo i microorganismi fino a che il prodotto verrà mantenuto in quelle condizioni, pertanto batteri lieviti, muffe, vengono messi in condizione non più adatte a moltiplicarsi.