Anche quest’anno si sta svolgendo l’iniziativa “Mio fratello muore in mare”, promossa dalle associazioni del territorio riminese, quale segno di umanità e gesto di solidarietà per i migranti – purtroppo sempre troppi – morti in mare durante i viaggi di traversata verso l’Europa, alla ricerca di una vita migliore.
L’evento offre l’opportunità di rivolgere uno sguardo sincero sul fenomeno migratorio, molto sottovalutato, e di sensibilizzare la cittadinanza in tal senso; proprio per questa ragione, l’iniziativa si svolge sempre in un luogo pubblico.
Il primo flashmob dopo la sospensione per il Covid-19 è avvenuto il 5 dicembre 2021 e si è svolto alla Darsena.
Il secondo appuntamento è stato il 3 aprile 2022 nella zona delle Celle di Rimini (in occasione del 42° Campo Lavoro Missionario – anch’esso ripreso dopo la sospensione pandemica – che consiste in una grande raccolta di oggetti usati e materiale di recupero per il sostegno dei missionari riminesi nel mondo e delle povertà locali). Il flashmob “Mio fratello muore in mare” è stato vissuto come momento per sensibilizzare al fenomeno migratorio anche i tanti volontari che hanno partecipato a questo Campo.
Nel corso di questo flashmob sono state citate le varie associazioni che partecipano a questa iniziativa, tra cui le Acli, insieme a Agesci, Agecs, Anpi provinciale, Anolf, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Associazione Itaca, Avvocato di strada, Caritas diocesana, Campo lavoro missionario, Cngei, Circolo libertà e giustizia, Cdc (coordinamento democrazia costituzionale), Cgil, Libera, Masci, Manifesto contro l’ignoranza, Mediterranea Saving humans, Movimento dei focolari, Operazione Colomba, Pacha Mama, commercio equo e solidale, Vite in transito.
Il terzo flashmob si è svolto il 1° maggio 2022 all’arco d’Augusto e sono state ricordate le 254 persone morte nel 2022 nel viaggio verso e attraverso l’Europa. Ecco quelle dei mesi di marzo e aprile:
– 25 persone morte in un naufragio al largo della Libia il 12 marzo
– due persone morte nella notte fra sabato 12 e domenica 13 marzo nella zona di confine fra Bielorussia e Polonia: un giovane camerunense sbranato dai cani liberati dai doganieri bielorussi, e un giovane siriano, morto annegato in un fiume in cui era stato costretto a entrare
– 17 persone morte in un naufragio al largo della Tunisia nei pressi di Nabeul, il 18 marzo
– oltre 90 persone disperse e annegate in mare nella notte fra l’1 e il 2 aprile, partite il 28 marzo dalla Libia
– 22 persone annegate sabato 23 aprile, durante il ribaltamento di quattro barche al largo Sfax, in Tunisia
– 11 persone cadute in acqua e affogate la stessa notte, quando – durante un’operazione di salvataggio della ong Sos Mediterranée di un motopeschereccio a 4 miglia a sud di Porto Palo – è apparsa una motovedetta libica e ha creato il panico fra i passeggeri.
Ed è stato ribadito con forza che “Questo non è normale!”
Inoltre vanno ricordati gli appuntamenti del 5 giugno 2022 alla Darsena in mezzo alla gente che passava, ascoltando stupita, del 26 giugno al porto.
Il prossimo flashmob è in programma domenica 10 luglio.
Per restare sempre informati sulle date e sui luoghi, consultare la pagina Facebook del gruppo “Mio fratello muore in mare”: https://www.facebook.com/miofratellomuoreinmare
Giuliana Zangheri
Presidenza ACLI provinciale di Rimini