“Mio fratello muore in mare”, il piccolo gesto di umanità e solidarietà sul fenomeno migratorio prosegue anche nel mese di agosto. In vari luoghi di Rimini (porto, Viserba, piazzale Kennedy) alcune persone rappresentanti delle associazioni aderenti – tra cui anche le Acli – leggono il nome dei migranti morti nel Mar Mediterraneo negli ultimi due anni, un mese alla volta. Spesso purtroppo questi nomi non si conoscono.
Giuliana Zangheri, che partecipa a nome delle Acli riminese, racconta che nel flashmob di giugno sono stati letti i nomi dei morti di un solo mese, quello del dicembre 2017. «I morti accertati sono 107 e fra questi ci sono 9 donne, 8 bambini e 6 ragazzi. Di questi possiamo ricordare solo 4 nomi».
«Abbiamo ricordato anche i circa 60 migranti morti al largo della Tunisia lo scorso 10 maggio e i naviganti del barcone affondato lo scorso 11 giugno davanti all’isola di Lesbo, naufragio in cui hanno trovato la morte 7 persone di nazionalità sconosciuta, 4 donne, 2 bambine e un uomo – prosegue Giuliana –. Un pensiero particolare a tutti quelli che in questo momento sono in viaggio verso l’Europa e, per questo, in pericolo di vita.
Questo flashmob vuole essere un messaggio per creare coscienze perché ci sentiamo profondamente interpellati dal grido di tanti uomini e donne, persone che muoiono nel nostro mare e non solo».
«Abbiamo bisogno di dare voce a questa tragedia, di allarmare anche chi dorme, chi non vede e chi forse non sa… Fratelli che soffrono mossi dalla disperazione e dalla speranza. Nella foto che pubblichiamo si nota che sono stati messi simbolicamente per terra più sagome rispetto ai nomi letti, perché si sono volute ricordare le tante persone morte di cui non si sa nulla e che magari i loro parenti e amici stanno cercando, sperando che siano vivi».
Oltre alle Acli, partecipano all’iniziativa le associazioni: Agesci, Operazione Colomba (zona di Rimini), Vite in transito, Circolo Libertà e Giustizia, Rimini Cngei, Cgil, Rimini Cdc, Rimini Libera, Centro Culturale Paolo VI, Anolf, Pacha Mama, Caritas, Rimini Masci.