Fonte: altarimini.it
Nel dibattito che verte sulla situazione socio-economica di Novafeltria, si rimarca spesso l’assenza di luoghi di aggregazione, esclusi i bar e i locali del centro storico. Cambiano i tempi, social e smartphone spingono le persone a cercare meno il contatto con gli altri, ma è altrettanto vero che nella maggior parte delle realtà cittadine gli spazi in cui incontrarsi scarseggiano.
Nel caso di Novafeltria, tante generazioni hanno avuto come riferimento “il campo del prete”, cioè il campo da calcetto parrocchiale, nonché i locali del circolo Acli. I circoli naturalmente resistono come luoghi di aggregazione, che però in genere sono riservati alle persone più anziane. A Novafeltria però qualcosa sta cambiando.
Alcuni giovani infatti hanno deciso di far rinascere il circolo parrocchiale: tra loro Manuel Serafini, imprenditore e appassionato musicista (fa parte della Stair Closet Band).
«È nato quasi tutto per gioco. Era una sera di settembre, mi sono incontrato con amici e amiche e abbiamo analizzato il nostro paese. Ci siamo accorti che all’infuori dei bar, non ci sono posti in cui i ragazzi, le famiglie e anche le persone più grandi possano trascorrere delle serate genuine insieme. Serate dedicate alle chiacchiere, ai giochi, ai tornei, alla riscoperta di quei valori che i nostri anziani ci hanno tramandato, ma che veniamo sempre più svanire», racconta Serafini.
Poi è arrivata l’intuizione: «Siamo capitati al circolo Acli in parrocchia, dove siamo stati calorosamente accolti dai saluti e dai sorrisi dei soci presenti. L’occhio è subito caduto sul tavolo da biliardo che era coperto dal suo telo verde nella penombra. Ci abbiamo subito giocato e l’entusiasmo di riprendere un gioco così di nicchia e vedere i presenti incuriositi da noi ci ha scatenato la scintilla: ridiamo vita al circolo, facciamo rinascere la parrocchia!».
Serafini, assieme all’amico Matteo Cola, ha finanziato l’intervento di una ditta specializzata per sistemare il vecchio biliardo, con tanto di panno nuovo, ma è solo l’inizio del percorso.
«Sì, sabato 16 e domenica 17 novembre inaugureremo ufficialmente il tavolo con il primo torneo di boccette intitolato a don Mansueto Fabbri. Sabato 16 alle 16.30 ci sarà l’inaugurazione alla presenza di don Elio Ciccioni, del vescovo Domenico Beneventi e dei rappresentanti dell’amministrazione comunale. Ci sarà un ricco buffet, poi inizierà il torneo, che proseguirà dal pomeriggio del giorno successivo, la sera di domenica ci saranno finali e premiazioni», evidenzia con soddisfazione Serafini.
Il progetto di ridare vita al circolo parrocchiale passa da tornei, dal calcetto – per anni in estate sono state organizzate competizioni calcistiche al campetto – ma anche da serate a tema, approfondimenti culturali: «Sì, vorremmo anche riscoprire il nostro passato, e non solo, con serate culturali dedicate. Vorremmo che questi luoghi tornassero un punto di riferimento per la popolazione – prosegue – e vorremo ridare anche ai più giovani la possibilità di vivere un’adolescenza sana e fondata sui buoni principi. Questo bisogno nasce soprattutto da noi, perché anche se siamo cresciuti e sono passati ormai diversi anni, i ricordi più belli della nostra infanzia sono quelli legati alla parrocchia, quando si veniva a giocare a pallone, a prendere le caramelle al bar, a fare il falò di San Giuseppe, di quando si scendeva in piazza per partecipare al Palio o alla Via Crucis».
Le idee del giovane Manuel e dei suoi amici hanno trovato il pieno appoggio del presidente del circolo Arci, Silvano Piscaglia, e dei soci: «Fatemi ringraziare la mitica Maria del Suzzi che ci ha sempre accolto a braccia aperte al circolo e ci ha affiancato nelle nostre idee e un altro grazie lo dobbiamo al presidente del circolo, Silvano Piscaglia, che ci ha subito dato fiducia e speranza, sebbene non ci conoscesse personalmente, e soprattutto la possibilità di dare inizio a questo nostro progetto di rinascita».
L’appello è a tutta la popolazione novafeltriese: «Speriamo di avere il sostegno di tanti, così da riuscire a tirare su Novafeltria: iniziamo a farla rivivere!».
Nella foto di Riccardo Giannini, da sinistra: Maria Sebastiani, Matteo Cola, Silvano Piscaglia, Manuel Serafini