Cinquemila ingressi e una media di trenta presenze al giorno di giovani tra i 14 e i 28 anni, di 18 nazionalità diverse. Questi i numeri relativi alle presenze, nel 2014, del centro giovani RM25, 350 metri quadrati in pieno centro per un’esperienza ormai storica nel panorama riminese delle politiche e dei servizi rivolti ai giovani, al suo quattordicesimo anno di attività. Sono 334 le persone che, solo nel biennio 2013-2014 si sono iscritte come nuovi utenti dei servizi. Il 44% è minorenne, con un’età compresa tra i 14 e i 17 anni. Diversi anche casi di disagio scolastico e difficoltà sociali; il 28% dei nuovi iscritti non studiano né lavorano e tra questi sono compresi 10 minori che hanno abbandonato la scuola. Proprio grazie alla conoscenza di queste realtà l’equipe educativa del centro ha potuto avviare un lavoro per aiutarli nel reinserimento nelle scuole o nei centri di formazione professionale del territorio.
RM25 è attiva dal 2010, prima nella sua originaria collocazione in viale Regina Margherita 25 (da cui l’acronimo RM25) e, dal 2013, nel centralissimo corso d’Augusto, nei locali della fondazione San Giuseppe. Un centro di aggregazione, gestito insieme all’Associazione Sergio Zavatta onlus, dal forte impatto sperimentale dove, al fianco di servizi ed attività tipiche di questo tipo di strutture (sale prove e corsi musicali, corsi e spazi per l’alfabetizzazione e la specializzazione informatica, spazio giochi ricreativo, attività creative ed artistiche, consulenza orientativa e psicologica) si sono negli anni sviluppate iniziative dal forte valore aggregativo ed inclusivo, con un occhio all’integrazione dei giovani immigrati di “seconda generazione”, quelli nati e cresciuti a Rimini da genitori stranieri, una presenza forte e numerosa del centro. Non solo, al fianco dei 4 educatori ed operatori specializzati, sempre presenti nella struttura insieme a 6 volontari, si sono sperimentate attività di cogestione e partecipazione attiva nell’organizzazione di spazi e strutture del centro giovani.
«Un modo diverso e sperimentale di concepire gli spazi giovanili – è il commento di Gloria Lisi, vicesindaco con delega alle Politiche educative del Comune di Rimini – che rappresenta una realtà ormai consolidata in città, frutto di una collaborazione virtuosa tra amministrazione e associazioni del territorio. RM25 non è “solo” uno spazio per i giovani, ma un progetto di condivisione, inclusione e co-partecipazione alla gestione delle attività. Un modo per responsabilizzare, educando facendo, giovani che spesso vengono anche da situazioni non facili di studio, lavoro e clima famigliare. Un laboratorio di inclusione sociale dove gli immigrati di seconda generazione rappresentano una parte importante delle presenze. Non solo un centro ricreativo e creativo, ma anche un vero e proprio laboratorio sociale con educatori e volontari che uniscono alla loro professionalità, grande passione e capacità di coinvolgimento dei giovani».