Il 18 giugno 2021 vi è stata la presentazione degli Atti del 5° “Forum del dialogo” (di cui ACLI di Rimini è tra le associazioni promotrici), svoltosi il 23-24 ottobre 2020 a Domagnano di San Marino, Sala Montelupo ed è stato consegnato un libro contenente gli stessi.
Tale libro contiene, tra gli altri:
- il MANIFESTO avente il tema “Per una nuova cultura dell’ambiente” che ha dato origine al progetto e all’esecuzione del 5° “Forum del Dialogo”. Scopo del manifesto è affrontare con coraggio la crisi climatica che rappresenta un’occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo. Tale manifesto è articolato in 10 punti, per la cui elaborazione è stato fondamentale il ruolo dell’enciclica “Laudato Sì” al fine di sensibilizzare la comunità e i territori per abbattere non solo il debito pubblico, ma le disuguaglianze sociali, l’illegalità, una burocrazia spesso inefficiente e soffocante, l’incertezza per il presente e il futuro che alimenta paure. La sfida della crisi climatica può essere occasione per mettere in movimento il paese in nome di un futuro comune e migliore.
- INTERVENTO DEL VESCOVO DELLA DIOCESI DI SAN MARINO E MONTEFELTRO MONS. ANDREA TURAZZI. All’interno di tale Diocesi, vi sono vari Circoli ACLI (Novafeltria, Pennabilli, Scavolino, Soanne, Miratoio, San Leo). Monsignor Turazzi ha sottolineato che il Forum sul tema “Dialogo con l’ambiente” ripropone una visione relazionale dell’umanità (visione che è proprio tipica del Forum) e suggerisce un impegno per la cura del Pianeta, a partire da diversi punti di vista: scientifico, etico, sociale e teologico con un approccio interdisciplinare. Il mondo porta in sé una vocazione all’unità, nel riconoscimento che – come scrive Papa Francesco nella Laudato Sì – “Tutto è collegato” e che si “richiede una preoccupazione per l’ambiente, unita a sincero amore per gli esseri umani e un costante impegno riguardo ai problemi della società” (LS 91). Tra tali problemi, urge un nuovo e più inclusivo paradigma socioeconomico come “un’unica umanità, come viandanti fatti della stessa carne umana, come figli di questa terra che ospita tutti” (Papa Francesco, Fratelli tutti). Il raggiungimento di un’“ecologia integrale” richiede una profonda conversione interiore perché necessita di uno sviluppo sostenibile e del contributo che la religione può dare alla crisi ambientale: è essenziale rompere la logica dello sfruttamento e dell’egoismo e promuovere la pratica di uno stile di vita sobrio, semplice e umile. Pertanto, è molto importante “educare” in tal senso, attraverso tre strade: studio, contemplazione, nuovi stili di vita. Infine, da ultimo il Vescovo ha ammonito che, oltre al Covid, ci sono altri virus da neutralizzare: il virus dell’individualismo, il virus dell’egoismo e il virus della prepotenza.
Ha coordinato i lavori il professor Renato Di Nubila dell’Università di Padova (responsabile scientifico del Forum) che ha sottolineato i vari temi trattati dai tanti relatori del Forum e ha ripreso anche il concetto di “Bussola morale” che occorre per navigare la sostenibilità in tempi di crisi climatica (rappresentata da Marco Grasso dell’Università di Milano-Bicocca) e alla quale conformare il proprio modello di business. Tale bussola morale che si articola su quattro pilastri organizzati in tre livelli successivi, come si evince dalla figura e dalla tabella riportate:
Tra i vari interventi, vi è stato quello del professor Riccardo Santolini, docente di Ecologia all’Università di Urbino e di Biodiversità e valutazione d’impatto ambientale all’Università di Bergamo, il quale ha sottolineato l’importanza dell’“Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”, sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa rappresenta il nuovo quadro di riferimento globale per l’impegno nazionale e internazionale, teso a trovare soluzioni comuni alle grandi sfide del pianeta, quali l’estrema povertà, i cambiamenti climatici, il degrado dell’ambiente e le crisi sanitarie. I suoi 17 obiettivi sono riferiti a un insieme di questioni importanti che prendono in considerazione in maniera equilibrata le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (economico – sociale – ambientale) per migliorare i tre campi (benessere economico delle persone – attenzione alla salute delle persone – cura del pianeta).
Giuliana Zangheri – Presidenza ACLI Rimini