La data delle elezioni amministrative si avvicina. Domenica 5 giugno si vota in molti dei comuni del nostro territorio. In lista ci sono anche quattro dirigenti Acli, che si presentano a Rimini e a Novafeltria. A loro abbiamo chiesto quale è il contributo che le Acli possono dare alla politica. Ecco le risposte (in ordine alfabetico).
LUIGIA CANNONE (detta Gina) – Rimini, lista “Rimini Attiva”, candidato sindaco Andrea Gnassi
«Quello delle Acli è, dal mio punto di vista, un osservatorio privilegiato sulle difficoltà dei singoli e delle famiglie in generale. Credo che qualsiasi amministrazione dovrebbe interpellarli o comunque ascoltare quello che hanno da dire, sono un interlocutore fondamentale.
E se realmente la politica volesse dar prova di essere vicina alla gente, le Acli per i servizi di cui dispongono e per il quotidiano contatto che hanno con le persone, potrebbero essere un buon collante».
ERALDO GIUDICI – Rimini, lista “Fare – Insieme per Rimini – Noi per la Romagna con Camporesi”, candidato sindaco Luigi Camporesi
«Il contributo che le Acli possono dare alla politica parte dalle radici storiche della nostra associazione, da sempre impegnata nel mondo del sociale, del lavoro e nella politica. Come ci suggerisce papa Francesco e i pontefici che l’hanno preceduto, occorre intendere la politica come servizio di gratuità, carità, bene comune. Quindi partire dai temi fondamentali delle Acli, il lavoro e la famiglia, come ho sempre cercato di fare nei miei dieci anni di attività in Consiglio comunale, da aclista ormai da cinquant’anni».
GIUSEPPE MAZZOTTI – Rimini, lista “Partito Democratico”, candidato sindaco Andrea Gnassi
«Le Acli possono stimolare la politica, soprattutto riguardo il tema del lavoro. A livello locale si può intervenire sulla cassa integrazione, sulle aziende in crisi, aiutando le persone che hanno perso il lavoro. Il tema della famiglia è diventato un po’ “di moda”, tutti ne parlano, ma certamente in questi periodi di crisi la nostra associazione deve spingere il sindaco a mantenere il livello di welfare il più alto possibile, anche, ad esempio, attraverso la riduzione dei prezzi delle utenze, dei ticket degli autobus e dei servizi comunali. E affinché si operi con attenzione nei servizi per i bambini (scuole, asili nido, ecc.) e per gli anziani in difficoltà (ad esempio, riguardo le domande di accompagno)».
SILVANO PISCAGLIA – Novafeltria, lista “Movimento 5 Stelle”, candidato sindaco Fabrizio Bologna
«Le Acli possono dare grande stimolo alla politica, se si porta in essa lo spirito delle Acli. L’esperienza maturata a livello associativo diventa un arricchimento per la politica, perché i principi delle Acli sono proprio quello che serve alla politica, così come i nostri temi specifici del lavoro e delle famiglia».