«Per combattere la povertà il Rei (Reddito di inclusione) era più adeguato del Reddito di cittadinanza», afferma Roberto Rossini, presidente nazionale delle Acli, in una intervista pubblicata sul sito Repubblica.it.
«Se si è poveri non è solo per mancanza di lavoro e quindi vanno considerate anche altre condizioni, dalla situazione della famiglia, alle possibili dipendenze, ai problemi debitori, quelli sanitari e quant’altro generi povertà. È vero che anche nel Reddito di Cittadinanza c’è un percorso che tiene in considerazione questi casi, ma è più residuale rispetto all’impianto laburista. La questione è capire se funziona una misura unica che tiene insieme la lotta alla povertà con le politiche attive del lavoro».
Qui tutta l’intervista a Roberto Rossini