Giuliana Zangheri, della Presidenza delle Acli di Rimini, ha partecipato all’Assemblea diocesana del 30 ottobre. Di seguito il resoconto dell’incontro.
Varie sono state le testimonianze di chi ha vissuto e sofferto personalmente il Covid 19.
Don Alessio Alasia si sente un ritornato alla vita e, come sacerdote, si sente in dovere di vivere e testimoniare la speranza e farla nascere.
Inoltre vi sono state testimonianze di chi nel periodo Covid si è adoperato per ripartire lavorando insieme (ad esempio, Riccardo e suor Serena di Villa Verucchio).
È stato sottolineato che nessuno si salva da solo ed è importante tessere legami di comunità e opportunità di vita.
È intervenuto anche Primo Fonti di Bellaria che ha raccontato la loro esperienza di progetti e di vita attuata lavorando insieme.
È intervenuto poi il vicario don Maurizio Fabbri proprio per lanciare un percorso per “abitare questo tempo” con speranza cristiana. Egli ha sottolineato che la speranza è un dono, e che la Chiesa si è fatta prossimo degli uomini di questo tempo.
Poiché ci troviamo in un tempo di discernimento, occorre meditare su cosa cambiare, su come generare speranza. Il Vicario ha indicato alcuni spunti di riflessione:
– quali domande ci fa nascere questo territorio?
– quali sono i luoghi della Parola, in cui offriamo la parola come fonte di vita?
– come sognare che la domenica che offra parole di vita?
– come educare le nostre comunità a vivere la prossimità, senza delegare agli addetti;
– come vivere nelle nostre comunità relazioni autentiche? Quali qualità hanno le relazioni tra i nostri gruppi?
– come mantenere i rapporti in questo periodo?
– come creare alleanze, collaborazioni con le istituzioni e associazioni?
Il tutto in un cammino da fare insieme, nel quale ognuno mette un suo pezzo e contributo.
Sta a noi adottare un atteggiamento di fantasia, sognare insieme tra associazioni e parrocchie.
Il Vicario ha inoltre annunciato che a maggio 2021 ci sarà l’Assemblea in cui raccogliere tutto ciò che si è fatto.
Infine, il Vescovo ha sottolineato l’importanza della rete di ascolto vissuta nella serata e quanto sia necessario far nascere la speranza. Monsignor Francesco Lambiasi ha presentato la sua lettera pastorale “Sperare si può”.
Giuliana Zangheri