HUBlav Acli è un progetto attraverso cui le Acli, con il coinvolgimento attivo dell’Enaip e del Patronato, si propongono di infrastrutturare le proprie attività e iniziative per continuare a dare cittadinanza al lavoro, in uno scenario sociale e tecnologico radicalmente diverso rispetto al passato. l’obiettivo è quello ci costruire un nuovo modello di servizi e attività rispondente ai molteplici fabbisogni dei lavoratori, soprattutto giovani.
Se ne parlerà a Roma il 9 maggio.
Nella stessa giornata, alle 15 nell’Aula Volpi del dipartimento di Scienze della formazione (Università degli studi Roma Tre) sarà presentato il volume “Il ri(s)catto del presente. Giovani e lavoro nell’Italia della crisi” (Rubbettino Editore. Collana: Le ricerche delle Acli 2018, a cura di Gianfranco Zucca).
Cosa sta significando per i giovani italiani essere cresciuti sentendosi ripetere che il lavoro è un problema, soprattutto per loro? “Il ri[s]catto del presente” è il ritratto di una generazione nativa precaria, disposta a lavorare in deroga ai diritti tradizionali, con un’idea inedita del sindacato e delle tutele, capace in alcuni casi di aggirare le penalizzazioni subite nel mercato del lavoro. La ricerca confronta il punto di vista di tre diversi gruppi di under30: i figli degli immigrati, i ragazzi che sono andati a lavorare all’estero (gli expat) e quelli che invece sono rimasti in Italia, condizioni giovanili diverse, comunque sospese tra il ricatto della precarietà e tentativi di riscatto professionale.