San Marino, omosessualità: la lettera di Monsignor Luigi Negri Lunedì 09 Luglio 2012 Il messaggio del Vescono Monsignor Luigi Negri sull’approvazione dell’Istanza d’Arengo che ha proposto la modifica dell’art. 15 della Legge 118/2010.

San Marino, omosessualità: la lettera di Monsignor Luigi Negri Lunedì 09 Luglio 2012 Il messaggio del Vescono Monsignor Luigi Negri sull’approvazione dell’Istanza d’Arengo che ha proposto la modifica dell’art. 15 della Legge 118/2010.

“Sento il dovere di coscienza di intervenire sull’approvazione dell’Istanza d’Arengo che ha proposto la modifica dell’articolo 15 della Legge 118/2010, anche per corrispondere alle domande di intervento, che mi sono pervenute da moltissimi cittadini sammarinesi, credenti e no. Il progetto di questa riforma appare con tutta chiarezza, anche a scorrere velocemente la legge che è stata modificata e, soprattutto, le linee della modifica. Quello che si vuole ottenere è una sostanziale modifica del concetto di convivenza in cui la differenza sessuale non deve avere più nessun peso. Come si è provato a fare in Italia, senza riuscirci, è il tentativo di introdurre una sostanziale equiparazione fra le famiglie eterosessuali, le convivenze eterosessuali e le convivenze omosessuali. È evidente che, con questo, s’introduce nell’ordinamento giuridico sanmarinese una significativa e innegabile modificazione della natura profonda della realtà della famiglia, che sta alla base della convivenza sociale. Se questo è l’intento della modifica – e che sia l’intento si evince con assoluta chiarezza dalle dichiarazioni di voto che sono state pubblicate e, soprattutto, dalla reazione della stampa sia sammarinese che italiana. Si è inneggiato alla liberalizzazione, nel territorio di San Marino, delle coppie omosessuali. In queste condizioni non posso non rilevare che: 1- Questo tentativo di equiparare le coppie e le convivenze omosessuali alle convivenze eterosessuali colpisce profondamente un principio fondamentale, non solo e non tanto della tradizione cattolica, ma anche del comune sentire della nostra tradizione popolare. La Chiesa, pertanto, non può che essere in totale disaccordo con una posizione che il magistero della Chiesa ha tradizionalmente condannato lungo tutta la sua storia. 2- Tale presa di posizione viene dopo un anno dalla visita a San Marino di Papa Benedetto XVI, che aveva indicato con radicale chiarezza e con una capacità di comprensione di tutte le posizioni culturali esistenti nella Repubblica, la via per un recupero autentico della tradizione sanmarinese, condizione per l’affermarsi di una sana laicità, nella vita della società sanmarinese e delle sue Istituzioni. Questa è la risposta che una certa parte della società sanmarinese e, soprattutto, gravissimamente, le Istituzioni politiche sammarinesi danno a questo invito e a questo magistero del Papa. Si “archivia” la visita del Santo Padre annullandone la sua verità. 3- Non posso non ricordare a coloro che, a vario titolo, militano nei partiti e nelle istituzioni sammarinesi e si sentono o intendono essere esplicitamente cattolici, che con questo voto hanno gravemente disatteso la posizione della Chiesa dal punto di vista culturale e sociale, andando direttamente contro uno dei valori che il Papa Benedetto XVI definisce valori non negoziabili. Ciascuno si assuma la propria responsabilità: il Vescovo si prende la sua e comunica a tutti i cittadini il suo profondo disagio e la sua condanna per quello che è stato deciso”. Mons. Luigi Negri – Vescovo di San Marino-Montefeltro