Anche le Acli aderiscono alla manifestazione nazionale di sabato 24 giugno, a Roma, per difendere la sanità pubblica e per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Una manifestazione per proporre un vero cambiamento: applicare la Costituzione e lottare contro la precarietà dilagante. Sono i temi dell’appuntamento che un’ampia rete di associazioni laiche e cattoliche riunite nell’assemblea “Insieme per la Costituzione”, organizzano e promuovono per tentare di rianimare il dibattito pubblico e scuotere il paese dall’apatia democratica testimoniata anche dai continui record di astensione alle urne.
Diritto al lavoro, diritto alla salute, diritto all’istruzione, a un ambiente sano e sicuro, contrasto alla povertà, una politica di pace: sono questi i cardini del modello sociale e di sviluppo disegnato dalla Costituzione che secondo le associazioni aderenti deve essere favorito da adeguate e coerenti politiche.
La manifestazione nazionale del 24 giugno a Roma si focalizza sulla difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, pubblico e universale. Oggi infatti, a causa dei continui tagli e de-finanziamenti al Fondo nazionale, quello alla salute non è più un diritto costituzionalmente garantito ma un diritto finanziariamente condizionato, legato, cioè, alla quota di risorse che ciascuna famiglia è in grado di destinare dal proprio bilancio familiare.
Liste di attesa infinite, ricorso sempre maggiore a prestazioni rese dal privato, spostamento di posti letto dal pubblico al privato, introduzione di “prestazione a gettone”, ticket onerosi, de-finanziamento del Ssn e della riabilitazione e della tutela della salute mentale. In altre parole, in tutto il territorio nazionale va avanti la corsa a privatizzare il Sistema sanitario nazionale, che un tempo era il migliore al mondo e che oggi si trova al diciassettesimo posto. In questo modo, ogni giorno tantissimi cittadini, in particolare fragili e a basso reddito, sono costretti a rinunciare alle cure.
Sanità pubblica, si è visto durante la pandemia, significa occuparsi della salute dell’intera popolazione e non solo dei “clienti” che consumano le prestazioni sanitarie dei privati. In quei drammatici momenti è stato dunque ribadito il concetto di salute come diritto fondamentale sottolineando il fatto che lo è sia per l’individuo sia per la collettività così come scritto nella Costituzione. Per questo non ci rassegneremo al disegno del governo Meloni che, dietro a una cortina di propaganda, sta procedendo a una privatizzazione di fatto del nostro Sistema Sanitario Nazionale.
ACLI Rimini, ANPI Comitato Provinciale Rimini, ARCI Romagna Cesena Rimini aps, AUSER Rimini, CGIL Rimini, Coordinamento Democrazia Costituzionale Rimini, Emergency gruppo Rimini, Federconsumatori Rimini, Libera Rimini, Libertà e Giustizia Rimini, SUNIA Rimini, Vite in Transito invitano tutte le cittadine e i cittadini a sostenere e aderire alla manifestazione.
Marco Tamagnini – ACLI Rimini
Annarita Tonini – ANPI Comitato Provinciale Rimini
Silvia Cascetta – ARCI Romagna Cesena Rimini APS
Massimo Fusini – AUSER Rimini
Isabella Pavolucci – CGIL Rimini
Rosella De Troia – Coordinamento Democrazia Costituzionale Rimini
Francesca Zavatta – Emergency gruppo Rimini
Graziano Urbinati – Federconsumatori Rimini
Maria Ferraris – Libera Rimini
Maurizio Cottone – Libertà e Giustizia Rimini
Andrea Buttafuoco – SUNIA Rimini
Mariolina Tentoni – Vite in Transito