Seminario Nazionale – Tecnonavigazione protetta: safe social media – 8 novembre ore 15 cinema teatro Tiberio

Come navigare sicuri e districarsi nel mondo della società liquida.

Occasione imprendibile per genitori ed educatori per parlare di come proteggersi dalle insidie della rete. Con il professor Tonino Cantelmi e la dottoressa Michela Pensavalli e la dottoressa Maria Beatrice Toro. I massimi esperti  del settore, presentano le loro ricerche e il progetto Dafne realizzato in collaborazione con la Fondazione Enaip Zavatta di Rimini.

Rimini 29 ottobre 2012 ore 12:00

COMUNICATO STAMPA

 

Navigare sicuri: progetto Daphne social media. Come prevenire e combattere le ‘violenze’ dal web.

Safe social media è un progetto finanziato dall’Unione Europea, nell’ambito di Daphne III, programma inteso a prevenire e combattere la violenza contro i bambini, i giovani e le donne e a proteggere le vittime e i gruppi a rischio.

Il convegno di Rimini rappresenta un’occasione imprendibile per giovani, ma anche genitori ed educatori per parlare di come proteggersi dalle insidie della rete.
Il professor Tonino Cantelmi, la Professoressa Michela Pensavalli e la Professoressa Maria Beatrice Toro, massimi esperti del settore, presentano le loro ricerche e il progetto Daphne III realizzato in collaborazione con la
Fondazione Enaip Zavatta di Rimini.
E allora come navigare sicuri e districarsi nel mondo della società liquida?
Parte del materiale prodotto nel progetto DaphneIII – Safe social media costituisce una guida ai pericoli di Internet ed è indirizzata agli studenti di scuola primaria e secondaria inferiore per aiutarli nella scoperta del mondo digitale e di Internet nella massima sicurezza. Ma anche a genitori ed educatori, a gruppi giovanili e associazioni, che vogliano approfondire la tematica.
Il Seminario organizzato dalla Fondazione ENAIP S.Zavatta di Rimini si svolgerà l’8 novembre a partire dalle 15 al Cinema Teatro Tiberio, Sala della Comunità in via san Giuliano, n.16 a Rimini.

Aprirà i lavori Meris Soldati, Assessore alla Scuola e Formazione della provincia di Rimini.
Seguiranno gli interventi di Riccardo Amadei responsabile Progetto Daphne; del professor Tonino Cantelmi psichiatra, psicoterapeuta specialista in dipendenze; della professoressa Michela Pensavalli, psicologa e psicoterapeuta; della dottoressa Maria Beatrice Toro, direttore SCINT Roma.
Alle 18.30 tavola rotonda con possibilità di domande da parte del pubblico e risposte. Conclusioni.

Il materiale didattico digitale è stato prodotto nell’ambito del progetto di Ricerca e Sviluppo tra Stati membri, dal titolo “Prevenire e Combattere la Violenza nei Nuovi Media”, finanziato dalla Commissione Europea nel Programma: Daphne III  (Ref.Contract: JUST/2010/DAP3/AG/1350).

Safe social media è un progetto internazionale di sensibilizzazione all’uso sicuro e consapevole dei social media finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Daphne III.
L’iniziativa coinvolge due Paesi, Italia e Spagna, ed è rivolta a bambini e ragazzi tra i 10 e i 16 anni, ai loro genitori e ai loro insegnanti.
L’approccio congiunto è fondamentale per un intervento più efficace: insegnanti e genitori vengono coinvolti in quanto figure fondamentali nella formazione dei ragazzi. Solo se anche loro sono consapevoli dei pericoli e delle potenzialità dei social media possono trasmettere informazioni corrette ai ragazzi e saper affrontare eventuali situazioni di pericolo.
Si mira a coinvolgere almeno 5.000 adolescenti per ogni Paese; 120 insegnanti; 2.000 genitori di almeno 50 scuole.

Obiettivi

  • Sensibilizzare ragazzi, genitori e insegnanti sull’uso responsabile di Internet e dei social media grazie a una campagna nelle scuole.
  • Ridurre l’impatto dei possibili contenuti negativi presenti su Internet e social media. Incentivare un uso più responsabile e creativo delle nuove tecnologie.
  • Responsabilizzare genitori e insegnanti nel loro ruolo educativo in tema di social media.
  • Individuare indicatori comuni per valutare i diversi progetti di sensibilizzazione sul tema a livello europeo.
  • Attivare una cooperazione e scambio tra le scuole dei due Paesi coinvolti con l’adozione di un programma educativo comune a Italia e Spagna.
  • Migliorare le conoscenze scientifiche e tecniche in materia di insegnamento di violenza sui media.