A cinquant’anni dallo storico incontro tra Papa Paolo VI e il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Athenagoras I, il desiderio e la volontà di unire la fede delle religioni cristiane e – come avviene in molti Paesi del mondo – dare vita a una coesistenza di pace e rispetto con le altre religioni, può rappresentare il futuro.
Obiettivo primario della Commissione Ecumenica Diocesana, a cui partecipano le Acli di Rimini, è proprio questo. Come ogni anno, nel mese di gennaio (oggi dal 18 al 25) è stata realizzata la “Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani”, un evento spirituale che sposta i confini del Cattolicesimo per incontrare fratelli e sorelle di uno stesso Dio.
L’appuntamento centrale “Profezia e dialogo della carità” era dedicato all’incontro di Paolo VI e Athenagoras I, inizio di un dialogo determinante; relatore don Basilio Petrà, docente di Teologia morale e ortodossa, ospitato all’Istituto di scienze religiose “Marvelli” di Rimini. Poi la partecipata Veglia di preghiera per l’unità dei cristiani alla chiesa di San Nicolò al porto, con il vescovo di Rimini Francesco Lambiasi. A conclusione della settimana, il Vespro ortodosso presieduto da padre Serafino Corallo nella cattedrale di Maria Santissima e San Nicola di Myre, un altro momento di preghiera e unione.
Da ricordare, per importanza e per il luogo scelto, l’incontro al Monastero di Camaldoli con Teresa Francesca Rossi, professore della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino e vicedirettore del Centro pro-Unione di Roma, dal tema “Ecumenismo: le sfide attuali”, seguito dalla celebrazione di un Vespro ecumenico. Anche le Acli si uniscono alla frase “Cristo non può essere diviso!” (1 Cor. 1, 1-17).
Roberto Sardo
per la Commissione Ecumenica Diocesana