Giornata nazionale di mobilitazione nelle città italiane per il “Cessate il Fuoco in Palestina e Ucraina”
Fermiamo la criminale follia di tutte le guerre, la corsa al riarmo, la distruzione del Pianeta
Venerdì 23 febbraio Rete Pace Rimini – con il patrocinio del Comune di Rimini – promuove una grande fiaccolata per la pace che attraverserà il centro storico e invita la cittadinanza a partecipare. L’appuntamento è per le ore 18.30 al Ponte di Tiberio, con arrivo in Piazza Cavour.
La Rete Pace Rimini diffonde il comunicato che segue.
L’Italia deve dire basta alla guerra!
L’art. 11 della Costituzione afferma che il nostro Paese ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie.
Ormai le guerre si susseguono con ritmo e intensità crescente. Iniziano ma non finiscono, alimentando solo l’industria e il commercio di armamenti. Stati e governi sembrano aver perso la capacità di prevenire e gestire i conflitti mediante gli strumenti della diplomazia e della politica, con i quali fare applicare e rispettare le convenzioni e il diritto internazionale. La conseguenza è che la guerra e la barbarie sono nuovamente tornate ad essere le uniche opzioni in campo. Basta, questa logica distruttiva va fermata.
Il teatro di guerra è globale. La guerra è tornata ad essere uno strumento di regolazione dei conflitti, mettendo a rischio la sopravvivenza dell’umanità e del pianeta. Ha preso corpo l’idea che l’ordine mondiale debba essere basato sullo scontro tra blocchi e non sulla collaborazione e la giustizia tra i popoli. Le Nazioni Unite, come espressione di tutti i popoli del pianeta, sono umiliate e il diritto internazionale sostituito dalla forza della potenza militare, preludio della guerra globale: nella barbara “logica del più forte”, nessuno è disposto a perdere, ma nessuno ne uscirà davvero vincitore.
Si compiono i due anni di guerra in Ucraina, con centinaia di migliaia di morti, milioni i profughi in fuga e un terzo del paese distrutto. In Siria, dopo tredici anni di guerra, i risultati sono centinaia di migliaia di morti e la distruzione di una secolare convivenza inter-religiosa e inter-comunitaria. In Africa, guerre e neo-colonialismo non hanno mai cessato di coesistere e di schiacciare le speranze di democrazia e di libertà. L’ultimo e più drammatico esempio di questa spirale distruttiva è ancora una volta in Medio Oriente, con l’atroce attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, che ha provocato 1200 vittime e più di 200 persone prese in ostaggio, con stupri di guerra sulle donne israeliane.
Il governo israeliano ha reagito in maniera sproporzionata con bombardamenti a tappeto sulla Striscia di Gaza uccidendo più di 28.000 palestinesi, principalmente civili – bambini, donne e anziani – distruggendo ospedali, scuole, presidi delle Nazioni Unite, tagliando i rifornimenti di carburante, cibo, acqua, assistenza sanitaria. Un’escalation di crimini di guerra, che condanniamo e che debbono essere fermati immediatamente per affrontare sul piano politico e culturale le cause che li hanno determinati, applicando il diritto internazionale, il diritto di autodeterminazione di entrambi i popoli, come riconosciuto dalle risoluzioni delle Nazioni Unite.
E l’elenco dei conflitti, delle guerre, delle violenze purtroppo non finisce qui.
La guerra non è mai una soluzione e l’orrore non deve diventare un’abitudine. Mobilitarsi oggi per la pace, per il disarmo, per la nonviolenza, significa affrontare le sfide globali che abbiamo di fronte pena la distruzione dei diritti, della convivenza, delle democrazie e del pianeta.
La Rete Pace Rimini è composta da:
ACLI Rimini, AGESCI Zona di Rimini, ANPI Provinciale Rimini, ANPI Sezione Rimini, ARCI Romagna Cesena Rimini, Associazione Papa Giovanni XXIII, AUSER Rimini, CGIL Rimini, Coordinamento Democrazia Costituzionale Rimini, Emergency Gruppo di Rimini, Federconsumatori Rimini, Il Borgo della Pace, Istituto di Scienze dell’Uomo Rimini, ITACA, Libera Rimini, Libertà e Giustizia Rimini, Manifesto Contro l’Odio e l’Ignoranza, Socie e soci Rimini/San Marino Banca Etica.
Hanno aderito all’iniziativa:
Chiesa Valdese di Rimini, CIDI Rimini, CISL Romagna, Giovani musulmani Rimini, Società Religiosa degli Amici (Quaccheri), UIL Rimini