La narrativa riminese e la migliore cinematografia nazionale insieme nell’evento di sabato 29 aprile alla Sala Sant’Agostino (ex cinema) in via Cairoli 36, ore 18.
“Armidiè e Bonviaz, voci del Neorealismo riminese” è il titolo dell’incontro, che prende il nome dai due volumi di Grazia Nardi, “Armidiè. Storie di vita nella Rimini degli anni ’50 e ‘60” e “Bonviaz. Cronache famigliari della Rimini del dopoguerra”, pubblicati dall’editore Panozzo rispettivamente nel 2021 e 2022, con note di Piero Meldini. Oltre la letteratura, il cinema, quello con la c maiuscola, ovvero il film “Ladri di biciclette” (1948) di Vittorio De Sica, proiettato per la prima volta a Rimini in edizione restaurata.
L’incontro inizia con il saluto di Sabrina Zanetti, presidente di Acli Arte e Spettacolo sede provinciale di Rimini (che organizza l’evento), e prosegue con gli interventi dello storico del cinema Miro Gori e di Grazia Nardi. A seguire, la proiezione del film.
«… tra gli scopi (del libro, ndr) c’è quello di dimostrare che la povertà era non solo nella periferia ma anche nella città. Cerco di descrivere quello che stava dentro la povertà, come questa permeasse il modo di agire e di pensare non solo per i limiti oggettivi che imponeva ma anche per gli sforzi cui ci costringeva per dare una dimensione vivibile alla nostra esistenza. Fin da bambini. E gli effetti sulla personalità, su quello che siamo (sono) oggi. Non voglio cadere nella consolidata retorica del “poveri ma felici”, voglio invece dire che qualcosa di quegli anni ho trattenuto. È lì che ho imparato a togliere i ragni dal buco. Lì ho scoperto il peso concreto dei valori, a partire dall’amicizia e della solidarietà», scrive Grazia Nardi a proposito dei suoi volumi.
L’incontro è a ingresso libero, fino a esaurimento posti.